Una mostra di Isabella Staino, Giorgia Madiai, Libertà e Viola Barbara.
In seguito ad un necessario incontro artistico umano e goliardico, le pittrici Isabella Staino, Giorgia Madiai e Libera Capezzone, in arte Libertà pittrice, decidono di realizzare la mostra pittorica Stanotte ti ho sognata con le poesie di Viola Barbara e la selezione musicale di Madame Tutù.
Vernissage 5 settembre ore 19.00 presso la galleria La Virgola in piazza della vittoria 1 a Castiglioncello, con rinfresco nella piazza antistante la Virgola sotto i portici.
Mostra dal 5 settembre al 4 ottobre
Le tre pittrici tentando un’unione artistica collaborativa integrante e ispirata decidono di unire le forze in un progetto comune: raccontare pittoricamente la storia di un sogno, dove le opere, seppur con stili necessariamente diversi e assumendo le caratteristiche di sfaldamento spazio-temporale e i contorni confusi propri di un sogno, sembrano segnate dalla stessa mano, indistintamente, in un continuum pittorico dove le protagoniste e il pubblico osservante paradossalmente perdono i confini e i nomi propri i generi sessuali, le firme e le misure ed entrano appunto in un’atmosfera onirica, in un incastro di scatole cinesi, in un gioco di musica e di luce soffusa o sparata, intrigante, paralizzante, evocativa e spiazzante.
L’idea di questa mostra nasce da un SOGNO vero e proprio, quello della pittrice Libertà che in un’altra vita, quella onirica, sogna una collettiva con le altre due figure di punta del panorama pittorico femminile Livornese: Isabella Staino e Giorgia Madiai.
Una collettiva curata poeticamente dalla scrittrice Viola Barbara.
L’atto del dipingere è un’azione intesa tra sogno e realtà proprio perché la pittrice è per forza essa stessa vate nel suo esasperato e ispirato getto e canto di colori o in bianco e nero o profetessa, colei che racconta per, che racconta una verità necessaria, anche criptica, ma che per sua stessa essenza o anche grazie al supporto delle parole, verrà decifrata da un qualcuno.
Sembra proprio che una determinata opera finirà poi proprio nelle mani di un essere specifico, affrontando forse un passaggio di mani, tra case, mani, mercati, gallerie, chiese, sogni, mani, ma avverrà il giorno in cui giungerà a quel colui o colei a cui dovrà appartenere, che dovrà necessariamente ricevere il messaggio interno intenso e intrinseco del dipinto che inteso come una nuova lettura della realtà sarà utile alla sua sopravvivenza.
Le opere di Stanotte ti ho sognata concepite ad uso esclusivo della mostra, racchiuderanno in sé un messaggio per coloro che saranno i possessori necessari, deterministici, e nel bene e nel male, portati prima forse in sogno e poi nella realtà a possedere il dipinto.
Tali futuri possessori sono quindi già nati, sono vivi, camminano e respirano esistono già perché l’arte comunica necessariamente ad una contemporaneità, in quanto la posterità, per sua stessa essenza, ha ancora da venire, da essere, è ancora intrappolata nel grande grembo di un ipotetico limbo, forse proprio in un sogno.
In Stanotte ti ho sognata la selezione musicale di Madame Tutù non fungerà da accompagnamento pre-sonno ma da vera e propria colonna sonora di una mostra in fase rem, mostra immersa in una visione onirica e surreale del reale. Si guarderà, si leggerà si ballerà sospesi ascoltando note che aiuteranno la comprensione di una mostra da sogno.
Una mostra quindi che nasce per chi c’è, un’esposizione che per un gioco di magia effimera è essa stessa storia, la storia ed estensione tangibile di un sogno, un sogno di Libertà .